Noi siamo quegli Italiani che vogliono vivere nel rispetto delle regole democratiche interne e come parte di una nazione più grande che è l’Europa dei popoli, delle genti, del libero mercato, ma anche l’Europa che soccorre chi è in difficoltà, chi ha bisogno d’aiuto, e che guarda e si preoccupa in eguale misura delle nazioni che la compongono, un’Europa che non privilegi i soliti noti, ma che non chiude gli occhi difronte ai grandi problemi planetari, come quello dell’emigrazione.
Ma rimane impellente l’esigenza di cambiare l’attuale Europa, eliminandone innanzitutto la costosa burocrazia, che obbliga i paesi componenti a versare cifre sempre piu’ ragguardevoli, senza nemmeno avere un ritorno in termini di agevolazioni economiche.
Basti pensare anche ai tassi di interesse che vengono applicati per l’immissione di nuovo denaro in Euro, nei circuiti nazionali.
Inoltre chiunque potra’ ricordare i provvedimenti della Commissione Europea, presi in danno degli agricoltori e dei pescatori Italiani, specialmente quelli che dannaggiano i primi, quali i produttori di olio extravergine di oliva, che devono subire la concorrenza di aziende italiane ed estere, camuffate da aziende italiane, che commercializzano olio importato da paesi del Mediterraneo, magari in cambio di un maggior controllo (piuttosto illusorio) della loro popolazione, allo scopo di impedire lo sbarco di emigranti sulle nostre coste.
Per non parlare della spietata concorrenza che i pescatori italiani subiscono dall’importazione di pesce dai mari dell’estremo oriente, quando i primi vengano bloccati dalle esigenze della ripopolazione delle specie viventi del mare nostrum.